Il “pretesto” sportivo è la gara valida per il Tricolore Asi cronometri meccanici ed elettronici, la 28. Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori, rievocazione storica dell’antica gara velocistica che infiammò la Città giardino e la sua montagna dal ’31 al ’60. E la passione e la gioia che il motore di tutte le epoche provoca nei giovani e nei nonni lo abbiamo verificato ieri alla passerella in Corso Matteotti e in piazza Monte Grappa sotto l’arco di partenza e nel pomeriggio assolato di una manifestazione che prevede 62 prove d’abilità al centesimo di secondo e termina oggi nella frazione agreste di Mustonate di Varese. Al via dapprima le dieci supercar GT, coupé e spider, dal pedigree sportivo (Ferrari 348, Porsche 911 con motore aspirato o turbo, Alfa Romeo 4C, Mercedes 300 SL, ecc) con il ruolo di abbinare la propria presenza a quella delle storiche che fanno passerella Turistica, ventaglio multicolor di un automobilismo dinamico che trae dal passato velocistico e temerario ispirazioni per una progettualità rivolta al futuro.
Alle ore 13, le prime sfide al centesimo hanno visto 70 concorrenti incrociare lancette e microchip: dapprima in via Marcobi poi nella prima delle due cronoscalate da Velate al Sacro Monte, prima di proseguire verso il Campo dei Fiori. La “carovana”, al ritmo dei 35 orari di media, ha proseguito verso Porto Ceresio, ha dato vita al concorso d’eleganza al centro Fox Town di Mendirisio per poi puntare a nord, Luganese e Luinese, per la fermata a Maccagno, alla centrale Enel di Roncovalgrande/lago Delio (1100 MegaWatt, tra le più potenti in Italia). Qui visita guidata, ma soprattutto confronto tra le tabelle di marcia degli equipaggi per commentare le singole prestazioni ottenute in Valceresio. Sono seguiti tratti crono tra boschi e prati di Rancio-Cavona-Cuvio, prima degli ultimi pressostati di giornata a Schiranna, seguiti dal controllo timbro nello parco della nuova sede della Guardia di Finanza, in Via Pasubio a Casbeno. Passerella e poi la novità tanto attesa, la cronoscalata notturna al Campo dei Fiori: messi alla frusta, più che il motore, sono state batterie, i fari e le dinamo soprattutto delle auto ante guerra guidate con sagacia da equipaggi rispettosi della tecnologia d’altri tempi. Perché Coppa dei Tre Laghi è divenuta per tutti una piccola Mille Miglia, severa e probante per l’affidabilità dei mezzi.