Aria di gioia alle verifiche a Palazzo Estense

La cavalcata attraverso valli e laghi tra Varesotto e Canton Ticino è una sorta di contorno al piatto forte di qualità, la Varese – Campo dei Fiori, cronoscalata che nacque velocistica e che verrà percorsa oggi, alle 13 e alle ore 22, nell’affascinante ambientazione notturna.

La prima auto alle verifiche è stata la Fiat 500 F di Maria Elena Magnini di Casbeno. Navigatrice è la nipote Leila, impossibilitata a guidare la più preziosa delle 500 (valore minimo 5000 Euro) perché incapace di fare la “doppietta”, rituale doveroso in scalata del cambio, giacchè sull’auto mancano i sincronizzatori. Ci spostiamo di pochi metri e incontriamo un figlio d’arte: è Maurizio Ossena, in gara con la Triumph TR3 di cui ha rifiutato una proposta di acquisto di 60mila euro. “E’ un tesoro di famiglia, non la vendo, per me non ha valore commerciale, solo affettivo”. Il papà Guido fu valente pilota anni Cinquanta nelle velocistiche “Campo dei Fiori”: vinse coppe di classe e di marca su Lancia Aurelia B21 2500 6 cilindri.

Con un sorriso convincente arrivano di gran carriera due auto anni Venti: sono la n.1 la Fiat 505F 2300 4 cilindri del 1921 che l’arcisatese Giancarlo Mazzucchelli ha scovato nel Novarese ridandole nuova vita: parte con il n.1. Lo segue da vicino il pilota vincitore 2018, Gian Mario Fontanella (Lancia Lambda del 1927 n.2): tutti lo danno per favorito ma stavolta la concorrenza è agguerrita.

Un colpo di clacson con trombe bitonali stile britannico e piomba nel cortile d’onore di Palazzo Estense la più rara delle auto al via della Campo dei Fiori: è la Alvis 12-70 Special Sport n.8 del 1939, autentica bomba da gran premio con motore 6 cilindri 3000, che tante gare in pista ha vinto tra Inghilterra e Francia. In abitacolo Bernd Tiggemann di Stoccarda. Tre soli gli esemplari oggi circolanti di questo modello: rarità e brillante passato sportivo portano il suo valore a superare il milione di euro.